Ti sei mai chiesto come sia nato il volante
e perché lo usiamo al posto di altri sistemi di sterzo?

Oggi consideriamo il volante come il cuore del controllo di un’auto. Ma ti sei mai chiesto come sia nato e perché lo usiamo al posto di altri sistemi di sterzo?
A fine Ottocento, le prime automobili non avevano un volante come lo conosciamo oggi. Al loro posto c’era un semplice timone, simile a quello delle imbarcazioni. Questo sistema, chiamato tiller, permetteva di sterzare muovendo una leva laterale. Il concetto funzionava bene per i primissimi veicoli, ma con l’aumento delle velocità e della complessità delle strade, era chiaro che serviva qualcosa di più intuitivo e preciso.
Il primo vero volante fu introdotto nel 1894 durante la corsa automobilistica Parigi-Rouen. L’idea venne da Alfred Vacheron, un ingegnere francese che lo installò sulla sua Panhard et Levassor per avere un controllo più diretto e stabile. Questa modifica si rivelò così efficace che, in pochi anni, il volante divenne lo standard per le automobili di tutto il mondo.
Il passaggio dal timone al volante rappresentò una rivoluzione nella progettazione delle auto, rendendo la guida più precisa e accessibile. Nel tempo, il volante si è ulteriormente evoluto, integrando comandi per radio, luci, e persino per il controllo vocale, diventando un vero e proprio "centro di comando".
Questa trasformazione non solo migliorò la sicurezza e il comfort, ma segnò anche l’inizio di un rapporto speciale tra conducente e veicolo: il volante non è solo un meccanismo, ma il simbolo stesso della guida.